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Il Castellum de Torricella, come molti altri centri della Sabina, ha una storia strettamente legata alla politica economica e territoriale dell’Abbazia di Farfa. E’ menzionato per la prima volta tra i beni dell’Abbazia, nel Regestro Farfense del 1019. La tradizione vuole, che il toponimo del luogo abbia origine dalla triste vicenda di Celia, una nobildonna, fatta prigioniera in una delle torri sparse sul territorio, e lasciata morire di fame, per essersi rifiutata di sposare un signorotto locale. Furono i Brancaleoni, originari della Romania, a subentrare all’Abbazia di Farfa nel governo del castello. Nel 1483, Gabriele Cesarini, riunì sotto il suo dominio l’intero feudo di Torricella, acquistando da Giacomo Brancaleoni la parte del feudo mancante. Circa due secoli dopo, con l’unione della famiglia Sforza con i Cesarini, avvenuta con il matrimonio di Livia Cesarini con Federico Sforza, il borgo divenne proprietà degli Sforza Cesarini, che qui governarono fino al 1827. Nel 1867 Torricella ospitò gli uomini di Garibaldi che si apprestavano a marciare contro il governo pontificio. L'accesso al paese avviene ancora oggi tramite una porta ad arco inglobata nella muratura del torrione circolare, appartenente al circuito murario originario, probabilmente risalente al XII sec. L'intero centro storico conserva il suo autentico aspetto, con stretti vicoli e massicci portali. Passeggiando nell’antico centro storico si può visitare la chiesa di S. Giovanni Battista: nel suo interno è conservata una croce d’argento del ‘300 di scuola orafa abruzzese. Le vicende costruttive della chiesa si possono rileggere chiaramente nel suo impianto, l’abside infatti, con resti di affreschi di ottima fattura, è ricavato da un torrione preesistente alla costruzione della chiesa. Lungo la strada che congiunge Torricella con Poggio S. Lorenzo, nel XV sec., fu edificata la chiesa di S. Maria delle Grazie con annesso convento. Recenti opere di restauro hanno portato alla luce interessanti affreschi medievali. Si segnalano tra le altre bellezze del luogo, le due piccole frazioni di Oliveto e Ornaro, ricche di testimonianze artistiche ed architettoniche di epoca medievale; in estate, grazie ai rigogliosi boschi che ricoprono l’intera area, diventano meta di villeggiatura. Nel territorio Ornano riafforano anche i resti del basolato romano della Via Salaria; in alcuni tratti ancora nella posizione originaria, che percorreva quest’area per circa tre miglia; si possono vedere inoltre i cippi miliari che misuravano la lunghezza della strada e soprattutto il bellissimo e ben conservato "Ponte Sambuco", fatto costruire dai Flavi.
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Come raggiungere Torricella |
Da Roma prendere la Via Salaria. |
Gli eventi |
Giugno - Festa della Nascita di San Giovanni Battista (Ultima settimana di giugno) |
Agosto - Festa del Martirio di San Giovanni Battista (Ultima settimana di agosto) |
Novembre - Festa delle Castagne e del vino nuovo (Secondo sabato di novembre) |
Le
Aziende sul territorio |
Numeri utili |
Farmacia Di Modugno: Via S. Maria, 3 - 0765 735056 |
Pro Loco - 0765 785347 |
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