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| La storia di Scandriglia è strettamente legata al fenomeno dell’incastellamento che nei primi anni del X sec. interessò fortemente tutta quest’area della sabina, e non solo. La prima notizia certa relativa all’esistenza di un Castellum è datata 1023, molto probabilmente fondato dai Conti di Rieti. Nei pressi di questo castello esistevano altri insediamenti forificati, oggi scomparsi, come il castello di Fistula (del XI sec.) con la vicina chiesa di S. Biagio, quello di Macla (in località Licineto), che già nel 1093 faceva parte dei possedimenti dell’Abbazia di Farfa, e quello di Petra Demone (del XI sec.). Nel 1083 la metà del Castello di Scandriglia, venne donato dal Conte Teudino all’Abbazia di Farfa, l’anno successivo l’Abbazia entrò in possesso di tutto il territorio con il lascito del figlio di Teudino, Erbo. Nel XIII sec. gli Abati concedettero il feudo in enfiteusi a Pietro da Scandriglia e Gregorio Tossetti da Roma, che non lo mantennero a lungo però, in quanto si ribellarono al potere dell’Abbazia, saccheggiando e seminando il terrore nei dintorni. Nel 1301 Bonifacio VIII (1294 – 1303) riportò l’ordine nominando nuovo Signore di Scandriglia, il Vescovo di Tuscolo Giovanni Boccamazza. Nel 1337 è Giacomo Savelli, a partire alla conquista del feudo sabino. Il suo progetto di espansione territoriale venne però intralciato da Giordano Orsini e Enrico Colonna, che non potevano permettere che i Savelli si impadronissero di tutta l’area della Sabina, ed erano stati inoltre nominati dagli Abati di Farfa defensores, adiutores, valitores et suos vicarios generales. Il dominio di Farfa su Scandriglia durò fino al 1411, anno in cui l’antipapa Giovanni XXIII concesse il borgo a Giovanni Orsini. Gli Orsini mantennero il potere su Scandriglia fino al 1639, quando per la mancanza di discendenti diretti, passò alla Camera Apostolica. L’aspetto medievale di Scandriglia è facilmente rileggibile nella sua struttura urbana, ad anelli concentrici, e nelle facciate dei suoi palazzi principali, come il Palazzo Cerè, un elegante edificio quattrocentesco con un bel portale d’ingresso, che ospitò gli Anguillara e gli Orsini. Nel punto più alto del paese una corte contornata da palazzi indica il luogo dove sorgeva l’antica rocca. Poco distante dal centro abitato, si trova il piccolo borgo di Ponticelli con la chiesa e il convento di S. Maria delle Grazie. Si può far risalire la fondazione del borgo addirittura al 1052. L’Abbazia di Farfa che già possedeva la chiesa di S. Barbara, nel 1198 entrò in possesso della quarta parte del castello di Ponticelli. Agli inizi del XV sec. divenne proprietà degli Orsini, che ne restarono proprietari fino alla prima metà del XVII sec. La chiesa di S. Maria del Grazie fu fatta costruire proprio dagli Orsini, per una grazia ricevuta. All’interno della chiesa, a navata unica con copertura a capriata, si possono ammirare opere quattrocentesche. A Ponticelli si può visitare inoltre la chiesa di S. Maria del Colle, uno dei primi luoghi di culto della Sabina Cristiana, con affreschi del XIII – XIV sec. |
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