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E’ possibile datare la nascita del castello di Montebuono ai primissimi anni del XIV sec., quando si ritenne opportuno raggruppare in unico sito, la popolazione che viveva sparsa sul territorio; nell’orbita politico-amministrativa della chiesa di S. Pietro al Muricenti (ad Muricentum o ad Centumuros). La chiesa di S. Pietro venne edificata sui resti di un’antica villa romana; il ritrovamento di un frammento di un epigrafe, nel quale viene menzionato il generale Marco Vespasiano Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, ha fatto supporre che la villa appartenesse al generale. Una pianta topografica degli inizi del secolo scorso, ci permette di capire l'ampiezza degli ambienti che componevano la villa, sopravvissuti fino all'Ottocento, e questo spiega l'origine del toponimo "Centomuri". Successivamente la villa, divenne proprietà della famiglia romana dei Licini, come testimoniano i registri dell’Abbazia di Farfa: dal 998, è infatti menzionato un fundus Lucinanus. L'originario villaggio rurale (pagus) di Montebuono, sotto il governo del re barbarico Odoacre (? 434 – Ravenna 493), si trasformò in fortezza (castrum), come si desume da una iscrizione del 478 d.C. ("IN DISTRICTU CASTRI MONTIS BONI", Museo Storico Orsini, Roma), e tale rimase fino al XIV sec. Luca Savelli, lo acquistò proprio nel XIV sec., ma ne restò in possesso per breve tempo, fu infatti costretto a renderlo alla Santa Sede. Fu il papa Sisto V (1585 – 1590), il 15 aprile del 1589, ad insediare nella zona un podestà, residente a Collevecchio, con il compito di esercitare l'autorità pontificia su Montebuono, Tarano, Torri e Rocchette. Soltanto dopo il concilio di Trento, le funzioni di parrocchia vennero trasferite dalla chiesa di S. Pietro in Muricenti, alla chiesa di S. Maria Assunta, costruita nel 1408 all’interno della cerchia muraria del paese, vicino al palazzo baronale; mentre a S. Pietro rimasero le funzioni di chiesa cimiteriale. Il dominio della Santa Sede su Montebuono, durò fino al 1798, anno in cui le truppe napoleoniche, dopo aver fatto prigioniero il Papa Pio VI (1775 - 1779), elevarono Magliano Sabina a capoluogo del circondario, al quale furono assoggettati Montebuono e gli altri paesi circostanti. Nel 1817 a Montebuono, inserito nel distretto di Poggio Mirteto, sotto il governatorato di Calvi, si contavano 500 abitanti. Nei pressi di Montebuono sorgeva il castello di Fianello, il cui comprensorio nel 1817 venne accorpato con quello di Montebuono. La principale attività economica della popolazione era quella della coltivazione e dell'essiccamento dell'uva passa. Il castello di Fianello è menzionato agli inizi dell’XI secolo, nei registri dell’Abbazia di Farfa quando Berlengario di Pietro, lo donò all’Abbazia. I monaci dovettero perdere però abbastanza rapidamente questa donazione, se il castello non compare più nel cartario dell'abbazia e riappare nella documentazione soltanto nel 1191, ma ormai soggetto alla Santa Sede, alla quale versava un censo annuo di sei libbre. Nel 1352 venne saccheggiato per aver provato ad opporsi al potere della Santa Sede. Poco distante dall'abitato sorge la chiesa cimiteriale di S. Maria Assunta nella quale sono stati rinvenuti molti resti di epoca romana (oggi al Museo Nazionale di Roma). La chiesa, costruita in epoca tardo medievale, sorge su una cripta, di epoca romanica, nella quale sono stati reimpiegati materiali di spoglio di età romana, Da menzionare tra l’atro la cappellina di S. Sebastiano, recentemente restaurata, eretta probabilmente come ex voto in occasione della fine di qualche pestilenza.
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Come raggiungere Montebuono |
Autostrada A1, uscita Magliano Sabina |
Gli eventi |
Marzo - Rievocazione del Venerdì Santo (Pasqua) |
Aprile - Rievocazione del Venerdì Santo (Pasqua) |
Giugno - Solenne Processione ed Infiorata del Corpus Domini (Giugno) |
Giugno - Festa Patronale di S. Vincenzo (Giugno) |
Le
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