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Salisano sorge su un promontorio alle pendici del monte Ode (m. 932) diviso dalla vicina Mompeo dalla gola del torrente Rosciano. Su un limitrofo promontorio, che si erge ai piedi del Rosciano, si possono ammirare le rovine di Roccabaldesca: una torre e tratti della cinta muraria. La Rocca fu fondata nel V sec. dalla nobile famiglia romana dei Tebaldi, da cui ha preso il nome. Nel VIII sec. fu amministrata dall’Abbazia, e come risulta dai registri dell’abbazia stessa, nel XIII sec. aveva un potere produttivo pari a quello della stessa Salisano. Data l’assenza di strutture difensive capaci di resistere agli attacchi nemici, la Rocca era regolarmente oggetto di invasioni e saccheggi. Per questo motivo e per l’insalubrità del luogo dove sorgeva, nel periodo a cavallo del pontificato di Sisto V (1585 – 1590) e quello di Clemente VIII (1592 – 1605), la Rocca venne abbandonata. Fu così che nel 1592, gli abitanti della Roccabaldesca, gravati da nuove tasse e balzelli, a cui non potevano far fronte, rischiando sia la galera, che vessazioni varie da parte dei messi dello Stato Pontificio, mandarono dei loro rappresentanti, a perorare la propria causa a Salisano; chiedendo di essere accolti nel territorio comunale. La loro richiesta, stando ad una delibera comunale, fu accolta nel gennaio dello stesso anno. Si possono far risalire le origini di Salisano intorno al X sec.: in alcuni documenti redatti in questo periodo si ricavano delle notizie inerenti ad un castellum sorto a picco sul Fosso di Rosciano, dirimpetto all'antico Fundus Pompeianus (l'attuale Mompeo). Questo primo agglomerato fu amministrato inizialmente dall’Abbazia di Farfa, passò successivamente agli Orsini e ai Ferreoli. Tracce dell’originario tessuto urbano si possono ancora leggere nell'attuale centro abitato: attraversando la Via degli Archi, si mostrano al visitatore costruzioni tipicamente medievali. Due le torri rimaste dell’antico circuito murario: una presso la Porta in Piazza Verdi, che segna l’ingresso al borgo, l’altra lungo le mura. Il particolare toponimo di Salisano, sembra abbia origine secondo la tradizione popolare, dal fatto che l’unica via di accesso al paese, che anticamente era un difficoltoso sentiero in salita, metteva a dura prova la resistenza fisica delle persone, e poteva essere percorso solo dai sani, ed ecco perchè "Sali solo se sei sano". Nel territorio di Salisano è visitabile la centrale idroelettrica dell’Acea, inaugurata nel 1940, sfrutta la forza delle acque del Peschiera e della Capore producendo energia elettrica per Roma.
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Come raggiungere Salisano |
Da Roma A1, uscita Fiano Romano, da qui prendere la ss 313. |
Gli eventi |
Agosto - Festa patronale S.Giulia (15 agosto) |
Le
Aziende sul territorio |
Numeri utili |
Proloco: Piazza V. Emanuele III, 1 - 0765 465029 |
Farmacia Perni: Piazza Giuseppe Verdi, 13 - 0765 465161 |
Ufficio Postale: Piazza V. Emanuele, 9 - 0765 465232 |
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