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Situato nel territorio dell’alta Sabina, a 502 mt s.l.m, sulla strada licinese che collega la Salaria e la Tiburtina Valeria, Poggio Moiano ha antiche origini romane. Nel suo territorio, sulla Salaria, sorgeva infatti la stazione di cambio per i cavalli chiamata Osteria Nuova, dal latino Mansio ad Novas, ad un solo giorno di marcia dalla capitale. Nella zona sono state rinvenute ben 98 statue, provenienti dallo scavo della villa romana i Torracci, identificabili come monumenti sepolcrali del II sec. d.C., e oggi purtroppo conservate in un museo di Copenaghen. L’attuale Poggio Moiano molto probabilmente sorse sulle rovine dell’antica Suna nell’anno 1037, ma la prima data certa per la nascita di questo paese è il 1083, quando il Conte Teudino, originario di questi luoghi "podio ubi dicitur Moianum" donò alcune terre all’abbazia di Farfa. E’ probabile che la zona fosse già abitata tra la fine del secolo VIII e l’inizio del IX sec. nel periodo successivo alla distruzione da parte dei Saraceni di Trebula Mutuesca.
La dominazione da parte dei nobili locali cominciò con i Mareri nel ‘300, passò successivamente ai Savelli, che lo conservano fino al 1462, anno in cui il papa Pio II (1458-1464) ordinò a Federico di Montefeltro di confiscare ai Savelli tutti i loro possedimenti, per aver tradito la politica della Chiesa, ed avere appoggiato gli Angioini nella contesa del regno di Napoli. I beni dei Savelli furono messi in vendita ed acquistati nel 1465 dai Cesarini. I Savelli riuscirono però a tornare in possesso di Poggio Maiano, anche se per un breve lasso di tempo; il feudo infatti gli venne nuovamente confiscato dal papa Alessandro VI (1492-1503), che ne fece dono alla famiglia degli Orsini.
I Savelli, che nella zona erano proprietari di altri fondi non si diedero però per vinti, e dopo la morte di Alessandro VI, riuscirono nuovamente ad acquistare il borgo e governarlo fino al 1633, quando ormai in rovina, lo vendettero per 105.000 scudi ai Borghese. I Borghese lasciarono amministrare la loro proprietà prima dalla famiglia Ciccalotti e poi dai Sassi, fino ad arrivare agli ultimi proprietari: i Torlonia. In tutti questi passaggi di proprietà non bisogna però dimenticare che Poggio Maiano divenne libero comune fin dal 1083.
A circa un km di distanza dal centro abitato intorno al X sec, venne costruita la chiesa rurale di San Martino, con una caratteristica facciata in pietra locale, decorata con resti di bassorilievi e fregi di epoca romana. Nel mezzo della facciata il bel rosone con cornici in pietra locale. All’interno un’unica navata con abside semicircolare, le cui pareti sono state affrescate, nel 1565, con le figure dei Santi Antonio Abate e Martino.
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| Come raggiungere Poggio Moiano |
| Da Roma A1 uscita Fiano Romano, poi prendere la statale 313. |
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Gli eventi |
| Aprile - Fiaccolata del Venerdì Santo (Aprile) |
| Giugno - Festa del sacro Cuore ed Infiorata artistica (Giugno) |
| Giugno - Sagra della Bruschetta (Ultimo sabato di giugno) |
| Luglio - Sagra dello spiedino di carne (Luglio) |
| Settembre - Festa gastronomica "da piazzetta a piazzetta" (Settembre) |
| Novembre - Fiera di S. Martino (Novembre) |
| Numeri utili |
| Carabinieri: Via Licinese, 49 - 0765 876021 |
| Corpo Forestale dello Stato - 0765 876108 |
| A.S.L.: Viale Europa, 2 - 0765 819275/819018 |
| Guardia Medica - 0765 8776668 |
| Farmacia Cestari: Viale Umberto I, 18 - 0765 876012 |
| Ufficio Postale: Viale Manzoni - 0765 876748 |
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