|
Poggio Catino e Catino sono due piccoli centri della sabina, poco distanti tra loro, che formano lo stesso comune. Catino nacque come insediamento fondato dai Longobardi del Ducato di Spoleto alla fine del VII sec.; vi fu infatti insediata una fara (gruppo di guerrieri legati da vincoli parentali) a controllo del territorio. Catino sorgeva infatti sulla strada di collegamento tra la Sabina e Rieti, strada alternativa alla Salaria, che passa sotto il monte Tancia (1292 mt.) nei pressi del fiume Tevere, che scorre poco distante, e che segnava il confine del Ducato Romano con i territori Longobardi. Uno strategico avamposto su un sito di confine; dove i Longombardi costruirono una rocca con la sua torre di avvistamento, dalla quale controllavano l’accesso alla strada. Dopo le distruzione avvenute con le invasioni barbariche, questo castello tornò ad essere nuovamente un polo di aggregazione sia amministrativo che economico per le popolazione sparse nel territorio. Nel XI sec. Catino fu assoggettato dall’Abbazia di Farfa con tutti i suoi possedimenti diffusi nell’area come il Castello di Luco (in zona S. Valentino di Poggio Mirteto), Poggio Ciciliano, Rocca Forcelle, le Rocche di Tancia e Fatucchio. Due furono i motivi che portarono alla fondazione di Poggio Catino: l’impossibilità di ampliare il tessuto urbano di Catino data la sua particolare posizione geografica, ormai di dimensioni troppo ridotte rispetto all’ampliamento demografico e il volerne tener sotto controllo lo sviluppo politico – economico, amministrato dalle signorie locali. La prima menzione di Poggio Catino è databile 1072, quando viene citato in un documento farfense. Sulla collina di Moricone fu costruita la Rocca, cinta di mura bastionate, all’interno della quale si trovavano alcune case e la chiesa. Nella prima metà del XII il Castello di Catino e il suo Poggio si costituirono in un libero comune; che però fu sempre soggetto al dominio di una famiglia baronale del luogo. Si alternano al possesso: i Conti S. Eustachio, gli Orsini, i Savelli e gli Olgiati. Agli Olgiati si deve la costruzione nel 1616 dell’acquedotto della Canale, i lavori di restauro alla Chiesa di San Nicola, e la ristrutturazione del palazzo Baronale con giardino annesso. Il 6 luglio del 1816 il papa Paolo VII (1800 – 1823) abolì i diritti feudali, e nell’ottobre dello stesso anno Giovan Battista Olgiati rinunciò alla giurisdizione baronale di Poggio Catino e di Catino. Poggio Catino divenne comune autonomo, con frazione Catino, nel 1853, nei due centri vivevano 751 abitanti, suddivisi in 157 famiglie che abitavano in 149 case. |
|
Come raggiungere Poggio Catino |
Da Roma A1 uscita Fiano Romano, poi statale 313. |
Gli eventi |
Gennaio - Sant'Antonio Abate (17 gennaio) |
Agosto - Sagra della Panzanella (17 agosto) |
Le
Aziende sul territorio |
Numeri utili |
Farmacia Cortellini: Via Roma - 0765 411219 |
Pro Loco - 0765 411303 |
Ufficio Postale: Piazza Indipendenza, 12 - 0765 411018 |
|