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I Comuni della Sabina
Poggio S. Lorenzo
Municipio:
Via Quinzia, 89
02030 Poggio San Lorenzo (RI)
Tel. 0765 880312/880211
Comuni limitrofi: Fara Sabina, Poggio Moiano, Casaprota, Torricella in Sabina
Stazione ferroviaria: Rieti
Altitudine: 500 mt. s.l.m.
Abitanti: 519


  La fondazione di molti centri della Sabina è strettamente legata alla loro posizione strategica, costruiti per lo più a difesa e a controllo delle più importanti vie di comunicazione dell’impero romano. Poggio S. Lorenzo nasce infatti come castrum romanum denominato Vicus Nerva in onore imperatore Nerva. Sono ancora oggi visibili nella zona a mezzogiorno del paese, resti di mura del castrum in opus reticolatum; e poco distante dal centro abitato, in località Valle Gemma, le rovine delle terme cosiddette di Tito. Si tratta di una struttura molto articolata e complessa, costruita in opera poligonale. Su una di queste strutture (un muro lungo 35 mt), si erge uno spettacolare leccio. Agli abitanti del luogo piace pensare che sia uno dei più vecchi d’Europa.
Con la caduta dell’impero romano e il relativo abbandono di queste zone, il piccolo centro subì il fenomeno dell’incastellamento, e nel 700 venne denominato Castel di Pece, dal nome del nobile che vi fece costruire il castello. Successivamente però gli abitanti mutarono il nome in Poggio S. Lorenzo, intitolando il paese all'omonimo martire.
La prima notizia certa relativa all’insediamento del Castello di Poggio S. Lorenzo, è databile al 1198, quando Innocenzo III (1198 – 1216) riconobbe all’Abbazia di Farfa tutti i suoi possedimenti. Nell’elenco dei beni dell’Abbazia, il castello di Poggio S. Lorenzo, è elencato con la sua chiesa intitolata a S. Lorenzo, subito dopo quello di Capofarfa. L’impianto urbano del castello si articola in due nuclei ben distinti: l’area fortificata vera e propria a pianta rotonda, che sfruttava le preesistenti strutture romane, e il borgo, che crebbe lungo il precorso della strada principale. Nella piazza del paese si trova la chiesa di San Lorenzo che anticamente era intitolata a San Michele Arcangelo. La chiesa venne completamente ristrutturata nel 1780, cancellando le origini del primitivo impianto trecentesco; nei lavori di restauro venne alla luce una tomba romana. Nel suo interno due pregevoli tele della fine del cinquecento: il Martirio di S. Lorenzo e la Vergine col Bambino e S. Giuseppe.
Nella seconda metà del XIV sec., il feudo vide ampliare la sua estensione territoriale, con il sorgere di vari insediamenti sparsi nel territorio come la villa de Pomponibus, citata per la prima volta nel 1361. Il castello, pur subendo l'egemonia di varie famiglie baronali romane, restò costantemente sotto l’amministrazione politico –economica dell’abbazia di Farfa.
 
Come raggiungere Poggio S. Lorenzo
Da Roma Via Salaria, svoltare all'altezza di Montenero Sabino.

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Azienda Agricola Capo Farfa di Agamennone Marco
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