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ITINERARI
La bassa Sabina
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Gli itinerari  
La bassa Sabina  
 
Villa Adriana
Riserva Naturale Monte Catillo
Guidonia
Parco archeologico dell'Inviolata
Montecelio
Marcellina
San Polo dei Cavalieri
Palombara Sabina
Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili
Sant'Angelo Romano
Mentana
Monterotondo
 

  lunghezza percorso: 94 km


Il nostro percorso ha inizio con la storia, la storia di un grande imperatore, Adriano, che scelse quest’area per costruire la sua splendida dimora di cui ancora oggi si celebrano i fasti.
Infatti, lasciando Roma (G.R.A.) e percorrendo la A24 dir Tivoli, uscendo a Tivoli, e continuando sulla sp 51a, si arriva al sito archeologico di Villa Adriana. Complesso architettonico di rara bellezza, studiato e preso ad esempio dai più grandi architetti di tutti i tempi, racchiude in sé lo spirito del suo committente e creatore, l’imperatore Adriano, che volle raccogliere in una villa suburbana, i monumenti da lui più amati della romanità e della Grecia. Così possiamo ammirare in un unico sito, contemporaneamente, creazioni quali: il Pécile, il Canopo ed il sorprendente Teatro Marittimo.
Per gli appassionati della natura si deve segnalare non poco lontano dal grande complesso archeologico, la Riserva Naturale di Monte Catillo, un’area d’interesse botanico e morfologico eccezionali per la presenza di biotopi unici in Italia.

Continuiamo il nostro cammino attraverso la ss 636, Maremmana Inferiore, sino alla Via Pantano (sp27b) che ci conduce a Guidonia, la Città dell’Aeronautica, dedicata al generale Guidoni, morto in un'esercitazione paracadutistica nel 1928.
Costruita interamente in due anni, dal 1935 al 1937, è un tipico esempio di “città fondata” del periodo fascista: un tessuto urbano reticolare, con il municipio, la torre littoria, l’edificio degli uffici e la chiesa (terminata e consacrata alla Beata Vergine di Loreto nel 1938).

A sud-ovest della cittadina, raggiungibile dalla Palombarese, si trova il Parco Archeologico dell’Inviolata, 535 ettari d’area protetta; al suo interno, tra le aree residue della macchia mediterranea e le distese d’olivi, sono incastonati gioielli quali: la chiesa rupestre d’epoca medievale presso l’abitato di Marco Simone Vecchio, ed i resti delle numerose villae rusticae.

Lasciata Guidonia, la sp24b ci conduce a Montecelio, l’antica Cornicolum, che diede i natali a Servio Tullio. Il paese, che si avvolge attorno ad una collina, è dominato dai resti di una imponente fortezza, testimonianza del dominio della famiglia dei Crescenzi. Visitando il borgo non si può trascurare di vedere la chiesa di S. Giovanni Evangelista, costruita nel ‘600, quando il paese passò ai Borghese.
Ai Borghese si deve pure la costruzione del complesso del convento francescano di S. Michele Arcangelo, costruito sui resti del Castrum Montis Albani.
Numerose le feste, tra le quali la Sagra delle Pincinelle (settembre) e la Festa dei centauri.

Ritorniamo sui nostri passi ripercorrendo la sp24b per poter prendere nuovamente la ss636, deviamo poi a destra, sulla sp32a, e andiamo a Marcellina. Il paese prende il suo nome dalla famiglia dei Marcellinis, ma la sua origine è preromanica. Un territorio questo, battuto da grandi conflitti tra Sabini e Romani di cui restano a testimonianza almeno due castra, i ruderi di uno dei quali sono ancora visibili a sud-ovest dell’attuale centro abitato. Da non perdere la visita alla Chiesa di S. Maria in Monte Dominici, costruita sui resti e con i resti della villa romana di Quintilio Varo.
Numerose sono le feste che durante l’anno animano le vie del paese: dalla manifestazione enogastronomica “L’Oro della Sabina”, con degustazioni (Marzo), a quella dell’”Olio e non solo” (Maggio), alla celebre Sagra della Coppietta (Maggio). A Marcellina si possono fare visite guidate ai frantoi per conoscere il ciclo di molitura delle olive e poter acquistare direttamente il prodotto.
Chi volesse godere d’aria fine può salire, seguendo la sp32a, sino a a 651 m sopra il livello del mare e visitare S. Polo dei Cavalieri, l’antica Castrum Sancti Pauli, dove si può passeggiare nel borgo e raggiungere il maestoso castello degli Orsini, le cui torri dominano l’agglomerato.

Con gli occhi ancora pregni del bellissimo paesaggio goduto da S.Polo, scendiamo di nuovo ss636. Percorsi circa 6 Km scorgiamo la grande Torre di Guardia di Palombara Sabina. Tipico paese con tessuto urbano medievale, arroccato su un’altura, fu, per questa sua posizione strategica, oggetto di scontri sanguinosi tra le grandi famiglie dei Savelli e degli Orsini. Il Castello, trasformato in palazzo baronale nel XV sec. da Troiro Savelli, conserva al suo interno i preziosi affreschi della scuola del Raffaello. Meritano una visita: la chiesa di S. Biagio, antecedente l’anno mille, e la chiesa dell’Argentella, a due chilometri dal centro abitato. Quest’ultima, d’impianto medievale, fu qui realizzata per la prossimità di sorgenti termali nelle quali, nel giorno di S. Giovanni, ci s’immergeva per i loro poteri terapeutici.

Siamo nel territorio del Parco dei Monti Lucretili, che offre numerose opportunità di lasciare l’auto e fare delle bellissime escursioni a piedi, a cavallo o anche in bicicletta. Proprio all’interno di questo territorio troviamo aziende agrituristiche e di produzione dell’olio nelle quali degustare prodotti tipici e rilassarsi tra le distese d’olivi.


Da Palombara Sabina, imboccando la sp 23a e la sp24a, arriviamo a S. Angelo Romano, la cui rocca domina il territorio sottostante dai suoi 400 m d’altitudine. Deve a questa strategica posizione la sua nascita, nel periodo medievale, quale presidio difensivo di Roma. Il grande castello che prende il nome dagli Orsini – Cesi, le due famiglie che lo possedettero, ha conosciuto alternanza di periodi di fasto e periodi di profondo degrado, sino a divenire addirittura un deposito di grano. Ora è di proprietà comunale. Dopo il castello si possono visitare la chiesa dei Santi Maria e Biagio e la chiesa della Liberata.

Nel territorio di S. Angelo Romano si trova la Riserva Naturale della Macchia di Grattaceca, la cui caratteristica sono le formazioni d’origine carsica: doline, inghiottitoi e grotte. Gli appassionati non trascureranno di fare una visita alla dolina di crollo più alta del mondo: Pozzo del Merro, 392 m di profondità.
A S. Angelo sono però numerose anche le sagre enogastronomiche: da quella delle Cerase (Maggio) e degli Strengozzi (Luglio) a quella della pizza fritta (Settembre).



Riprendiamo il percorso. La sp24a ci porta a Mentana, l’antica Nomentum, che si oppose al dilagare della potenza romana e fu definitivamente sconfitta da Tarquinio Prisco. La sua storia molto complessa, legata fortemente nei secoli alla sua vicinanza con Roma, le ha lasciato diversi monumenti, tra i quali: il castello Baronale, la villa Santucci e l’Ara Garibaldina. Proprio ai garibaldini ed alla epica battaglia di Mentana è dedicato il Museo Garibaldino, dove sono conservati cimeli e ricordi delle mitiche camicie rosse. La città, ogni anno, richiama alla memoria la battaglia con una Rievocazione storica che si tiene in ottobre. Mentana offre appuntamenti in tutti i periodi dell’anno, manifestazioni interessanti come: il Palio dei Rioni (Giugno), il Festival internazionale del Folklore Sabino-Cornicolano (Luglio), e la Sagra dell’Uva e dell’Agricoltura (Settembre).

Ultima tappa del percorso della Bassa Sabina è Monterotondo, raggiungibile da Mentana con la sp 22a. Come Mentana, Monterotondo, l’antica Eretum, fece del tutto per opporsi alla potenza di Roma, ma dovette perire sotto i colpi dell’Impero.
Già proprietà degli Orsini a partire dal XII sec., conobbe il suo massimo splendore sotto Orso Orsini, che alla fine del XIV sec. vi costruì una cinta muraria ed un palazzo; dell’antico impianto rimane solo la torre, mentre il palazzo fu rimaneggiato più volte. Si possono visitare quattro delle sale del piano nobile, con affreschi del ‘500.
Del seicento è invece la chiesa di S. Maria Maddalena, poco distante dal Palazzo.
Da non mancare è la visita ad un pregevole esempio d’architettura sacra del ‘400: la chiesa di S. Maria delle Grazie.
Appuntamento per i buongustai è la Sagra della Fava e Pecorino (Maggio) e la Ciummacata che si tiene ogni anno per la festa di S. Giovanni (24 Giugno) durante la quale si può fare incetta di lumache cotte in vari modi, nelle principali piazze della città.
 
Aziende presenti sull'itinerario
Dove mangiare
Palombara Sabina Ristorante L’Uliveto
Sant'Angelo Romano Ristorante Al Sylvan di Paola
San Polo dei Cavalieri Ristorante Pizzeria Il Braciere
San Polo dei Cavalieri Ristorante Pizzeria L’Agrifoglio
Palombara Sabina Ristorante Pizzeria Quattrocento
Marcellina Trattoria Pizzeria Cannulicchiu
Palombara Sabina La Sabina Romana - Global Catering S.r.l.
Marcellina Pensione Ristorante Monti Lucretili
Palombara Sabina La Sabina Romana
Agriturismo
Palombara Sabina Azienda Agrituristica Lucretius
Aziende dell'Olivo e dell'Olio
Palombara Sabina Azienda Agricola Domenici Antonella
Palombara Sabina Azienda Agricola Campisano
Palombara Sabina Tenuta Massimi di Massimi Daniele
Palombara Sabina Azienda Agricola De Santis Pierfrancesco
Marcellina C.O.SA.R. – Consorzio Olivicoltori della Sabina Romana
Palombara Sabina Colli Sabini Soc. Coop. Agr. a r.l.
Marcellina Cooperativa Agricola Marcellina a r.l
Palombara Sabina Silvi Sabina Sapori di Silvi Domenico
Palombara Sabina Frantoio Pasquarelli Marcello
Palombara Sabina Olivo di Sabina S.a.s.
Guidonia S.C.A.G.M. a r.l.
Altre attività
Palombara Sabina Associazione Socio-Culturale La Palombella