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I Parchi e le Riserve
Riserva Naturale Nomentum
Gestore: Provincia di Roma, Dipartimento II, Servizio 5 "Pianificazione Ambientale, Sviluppo Parchi, Riserve Naturali"

Sede: via Tiburtina, 691
00159 Roma
Tel: 06 67663301
Fax: 06 43562126
http://www.parks.it/riserva.nomentum
nomentum@parchilazio.it


  Superficie: 850 ha circa

Provincia: Roma

Istituzione: L.R. 29/97.

Comuni: Mentana

Come arrivare: la Riserva che si trova fra i comuni di Mentana e Monterotondo, si raggiunge attraverso la Via Salaria o la Via Nomentana

Visite guidate - Escursioni: Provincia di Roma - Dip.to II servizio 5 " Pianificazione Ambientale, Sviluppo Parchi, Riserve Naturali" - Tel. 06 67663317
LEA (Laboratorio di informazione ed educazione ambientale) di Mentana - Tel. 06 9090699
Associazione Bramea - Tel. 06 9090699

L’area della riserva è compresa tra il comune di Mentana e la via Palombarese. Istituita con legge regionale del 1997, presenta un territorio assai variegato: le aree urbanizzate si alternano a residui di bosco, seminativi ed estensioni di uliveti. 850 ettari di colline che raramente superano i 200 m sopra il livello del mare e che sono costituite principalmente da sabbie ed argille plio-pleistoceniche affiorate dopo le posteriori erosioni degli strati tufacei dovuti all’attività vulcanica Sabatina, verificatasi nel Quaternario.

L’attività dell’uomo ha apportato notevoli cambiamenti all’ecosistema ambientale che si era sviluppato, specialmente con le azioni di bonifica e disboscamento, tuttavia permangono ancora piccole aree residue a testimonianza di una vasta gamma di varietà vegetali presenti. Si passa dalle cerrete ad alto fusto del Parco Trentani, con esemplari di roverella, ornello, carpino bianco e corniolo, ai boschi delle aree più fresche dove sono presenti, carpini neri, noccioli e alloro. Importanti ma rare sono le presenze delle specie igrofile come pioppi e carici.
Bellissime sono le fioriture primaverili di anemoni e ciclamini, nelle quali raramente troviamo anche esemplari di orchidee.

I mammiferi che ritroviamo più correntemente in quest’area sono: volpi, ricci, donnole e faine; mentre per quanto riguarda gli uccelli tra i rapaci troviamo: la civetta, l’allocco, rari esemplari di poiana e gheppio. Numerosi sono i passeriformi che nidificano ovunque tra la boscaglia o anche in prossimità degli abitati, più timide le upupe, il cui grido stridulo, insieme a quello del cuculo, riecheggia nelle campagne.
Non è raro incontrare esemplari di rospo comune o anche rospi smeraldini; questi ultimi, principalmente notturni, vivono anche nelle zone antropizzate e aride anche se per la riproduzione frequentano gli ambienti umidi. Una presenza interessante, quanto rara, è costituita dalla salamandrina dagli occhiali, una specie endemica dell’appennino tirrenico. Vive presso i ruscelli, i pozzi abbandonati, o anche i fontanili.

Come detto l’area è molto antropizzata e vaste sono le aree coltivate ad ulivi e seminativi. L’uomo è qui presente già nell’età del Bronzo, come testimoniano i resti di antichi insediamenti umani con utensili per la caccia e per le coltivazioni.
Nomentum era il nome dell’antico insediamento latino-sabino del IV sec. a.C. di cui ritroviamo parte delle murature in blocchi squadrati in località Montedoro. Non mancano resti di ville romane, specialmente del periodo imperiale, con imponenti terme e pavimenti musivi i cui reperti sono conservati al Museo Nazionale Romano.

Le notizie sono tratte dai siti:
http://www.parchilazio.it
http://www.parks.it/riserva.nomentum
www.agri-net.org